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Milano, Palazzo Affari ai Giureconsulti, 04-04-2006
L’ aperitivo con… MARAZZI
Incontri con l'architettura e il design
”L’aperitivo con … Marazzi”. Tutte le sere incontri con architetti e designers, organizzati in collaborazione con la rivista internazionale di architettura l’Arca e presentati da Fortunato D’Amico.
Gli incontri :
Mercoledì, 5 Aprile: Isao Hosoe
Giovedì, 6 Aprile: Dante O. Benini
Venerdì, 7 ...
Milano, Palazzo Affari ai Giureconsulti, 04-04-2006
L’ aperitivo con… MARAZZI
Incontri con l'architettura e il design
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”L’aperitivo con … Marazzi”. Tutte le sere incontri con architetti e designers, organizzati in collaborazione con la rivista internazionale di architettura l’Arca e presentati da Fortunato D’Amico.
Gli incontri :
Mercoledì, 5 Aprile: Isao Hosoe
Giovedì, 6 Aprile: Dante O. Benini
Venerdì, 7 Aprile: Odile Decq
Sabato, 8 Aprile: Mario Cucinella
Domenica, 9 Aprile: Toshiyuki Kita
Lunedì, 10 Aprile: Mario Antonio Arnaboldi
Moderatore: Cesare Maria Casati
Alle 20.15 aperitivo e musica dal vivo con il gruppo“Emoticon Ensemble”, progetto musicale di Antonio Bologna.
Inoltre Marazzi presenta Adaptive Floor , un nuovo concept ad alto contenuto tecnologico che sottolinea il ruolo del pavimento come sistema di segni per comunicare e integrare funzioni e servizi.
Progetto Marazzi Tecnica con Nic Bewick e Torsten Fritze di Studio & Partners

Partnership iGuzzini (illuminazione), Carrier (climatizzazione), Tehalit Solutions Team (power e data)

Dal 5 al 10 Aprile 2006
Palazzo Affari ai Giureconsulti, Piazza Mercanti 2, Milano
Sala Terrazzo, 2° Piano - Ogni giorno dalle 11.00 alle 22.00



Milano, 04-04-2006
Resin Circus Party
Artisti nello show room di Gobbetto

Tra le manifestazioni più interessanti in contemporanea al Salone del Mobile, da segnalare il “Resin Circus Party”,

organizzato da Gobbetto presso il proprio show room di via Carroccio 16 a ...

Milano, 04-04-2006
Resin Circus Party
Artisti nello show room di Gobbetto
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Tra le manifestazioni più interessanti in contemporanea al Salone del Mobile, da segnalare il “Resin Circus Party”,

organizzato da Gobbetto presso il proprio show room di via Carroccio 16 a Milano.

Le resine sono protagoniste di questa mostra.

Vengono proposti i lavori di artisti impegnati a sperimentare soluzioni ed ipotesi fuori dai tradizionali ambiti dell’arte, del design e dell’ architettura .

Sconfinamenti che suggeriscono interpretazioni incredibilmente ampie di utilizzo dei prodotti resinosi.

Artisti:

Angela Ardissori, Romano De Micheli, Deco-Lab, Fluidartstudio, Andrea Ferrari, Jacopo Ferrari, Luigi Fico, Elena Giorcelli, Mino Longo, Mumble Mumble, Tommaso Nani, Ikeuchi Noa, Officinesantandrea, Aris Provatas, Jill Ruschetti, Krearte, Lidia Scalzo, Mariagrazia Serina, Goto Tsukasa

Gobbetto srl

Via Carroccio 16

20123 Milano

tel .02 8322269

Resin Circus Party

Venerdi 7 aprile 2006 dalle ore 19:00



milano, 23-03-2006
Amate l'architettura

Il testo di Giò Ponti Amate l’architettura del 1957 è la fonte d’ispirazione di questa mostra, che pone l’attenzione sull’incessante rapporto che da sempre intercorre fra arte e architettura. In mostra opere di Bernd e Hilla Becher, Daniel Buren, James ...
milano, 23-03-2006
Amate l'architettura
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Il testo di Giò Ponti Amate l’architettura del 1957 è la fonte d’ispirazione di questa mostra, che pone l’attenzione sull’incessante rapporto che da sempre intercorre fra arte e architettura. In mostra opere di Bernd e Hilla Becher, Daniel Buren, James Casebere, Gordon Matta-Clark, Dennis Oppenheim e George Rousse. Fino al 6 Maggio alla galleria Ciocca, Via Lecco 15 martedì - sabato 14/19.30

Roma (Italia), 17-03-2006
L’associazione Rialtoccupato
Una nuova location
Il convento di Sant’Ambrogio del ‘500 diventa location romana dello staff della Red Bull Music Academy per l’ultima edizione del master internazionale di musica.
Con un budget molto limitato e in tempi di realizzazione contenuti, le strutture degradate del convento ...
Roma (Italia), 17-03-2006
L’associazione Rialtoccupato
Una nuova location
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Il convento di Sant’Ambrogio del ‘500 diventa location romana dello staff della Red Bull Music Academy per l’ultima edizione del master internazionale di musica.
Con un budget molto limitato e in tempi di realizzazione contenuti, le strutture degradate del convento ritroveranno il loro fascino grazie alla rilettura degli studenti che verranno coinvolti nella progettazione delle sedute, dei corridoi e nella scelta dei colori.

Varese/Milano, 04-03-2006
Really, really simple, Opere dal 1978 al 2004
Richard Long

Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e l’Hangar Bicocca – Spazio per l’Arte Contemporanea di Milano promuovono la mostra Really really simple, Richard Long: un’esposizione di opere monumentali dell’artista inglese, uno dei maggiori esponenti viventi della Land Art, movimento ...
Varese/Milano, 04-03-2006
Really, really simple, Opere dal 1978 al 2004
Richard Long
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Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e l’Hangar Bicocca – Spazio per l’Arte Contemporanea di Milano promuovono la mostra Really really simple, Richard Long: un’esposizione di opere monumentali dell’artista inglese, uno dei maggiori esponenti viventi della Land Art, movimento nato in America intorno alla seconda metà degli anni ’60, che contraddistingue gli artisti che realizzano opere d’arte attraverso interventi sul paesaggio naturale.

Dal 1 aprile al 25 giugno saranno esposte a Villa Panza (Va), la settecentesca villa di proprietà del FAI, sei opere appartenenti alla collezione privata di Giuseppe Panza di Biumo, mai presentate prima pubblicamente in Italia. Contemporaneamente, dal 1 aprile al 14 maggio, l’Hangar Bicocca presenterà altre opere dello stesso artista a completamento del percorso.

Tra Varese e Milano verrà così istituito un percorso culturale tra le opere di Richard Long: due contesti differenti e altrettanto significativi all’interno dei quali si potrà entrare in contatto, in modo diverso, con l’artista inglese.

Le opere di Richard Long constano di centinaia e centinaia di pietre, ciottoli e piccoli rami, che sono stati disposti casualmente all’interno di rigidi e precisissimi confini dimensionali: come il Wood Line (1978), una lunga striscia di 14 metri e 30 x 2 metri esatti, ad esempio, o il Valle Pellice Stone Circe (1989), un cerchio del diametro di 500 cm.… seguendo le indicazioni dell’artista, meticolosamente descritte e schematizzate in disegni autografi.

Per la mostra a Villa Panza sono stai scelti sei importanti pezzi che rappresentano la più fedele testimonianza dell’operato e della poetica di Long. Si tratta di lavori su larga scala, realizzati con i materiali naturali cari all’artista, quali la pietra e il legno, destinati ad ambienti chiusi così come all’aria aperta e mai presentati prima d’ora al pubblico italiano.
Grazie a un meditato percorso espositivo, ideato direttamente dall’artista, le opere si confronteranno ora con gli spazi verdi di Villa Panza, ora con le architetture secolari, dalle raffinate decorazioni neoclassiche del Salone Impero alla purezza degli spazi e dei volumi dell’ottocentesca Scuderia.

A Milano sarà l’Hangar Bicocca, alla quarta mostra dedicata a un artista di respiro internazionale dopo quelle di Anselm Kiefer, Mark Wallinger e Marina Abramovic in corso sino al 14 maggio, a costruire un inedito e serrato dialogo con le opere di Long. Le opere in mostra all’Hangar provengono dalla collezione del PAC di Milano e da alcune importanti collezioni private italiane.

Il percorso all’Hangar Bicocca partirà dall’opera Madrid Circle del 1986, un anello di 11,60 metri di diametro composto da pietre, proveniente dalla collezione Panza di Biumo.

Il movimento della Land Art, di cui Richard Long è uno dei massimi esponenti, raduna quegli artisti che realizzano interventi direttamente su paesaggio e natura senza con ciò creare delle alterazioni permanenti, e che trasversalmente toccano anche l’arte concettuale, il minimalismo, la body art e l’arte povera. Una delle significative innovazioni di questa corrente artistica consiste nell’aver liberato l’arte dalle convenzioni culturali che l’avevano costretta entro le misure rigide e obbligate del quadro e costretta in contesti chiusi quali gallerie e musei. Trattandosi di interventi sulla natura, queste opere hanno spesso un carattere effimero e sono destinate a ritornare a far parte di quel paesaggio da cui sono nate.

I “movimenti” compiuti da Long nel paesaggio e le opere che ne risultano esprimono l’equilibrio tra il naturale e il geometrico, tra il reale e l’astratto, tra il documento e il mito e infine tra il concettuale e il romantico. L’opera quindi, sufficiente a se stessa, anche decontestualizzata, offre un’esperienza completa di paesaggio, natura, spazio tramite il sapiente gioco dei volumi, delle proporzioni interne, dei materiali utilizzati, della luce.

Dopo le mostre dedicate a Dan Flavin (2004) e a Lawrence Carroll (2005), il FAI prosegue a Villa Panza la ricognizione di grandi artisti contemporanei che Giuseppe Panza di Biumo, uno dei maggiori esperti internazionali, ha raccolto nella sua lunga “carriera” di collezionista e mecenate. Come è

Torino, 26-01-2006
Mostra Piemonte Torino Design
Cultura del progetto industriale nell'area regionale
Dal 26 gennaio al19 marzo 2006 in un suggestivo percorso, oltre 200 prodotti industriali progettati e/o realizzati nel territorio piemontese daglioltre 150 designer e 170 aziende coinvolti, fotografano lo stato del design in Piemonte, documentandone al contempo l'eccellenza. I prodotti sono organizzati ...
Torino, 26-01-2006
Mostra Piemonte Torino Design
Cultura del progetto industriale nell'area regionale
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Dal 26 gennaio al19 marzo 2006 in un suggestivo percorso, oltre 200 prodotti industriali progettati e/o realizzati nel territorio piemontese daglioltre 150 designer e 170 aziende coinvolti, fotografano lo stato del design in Piemonte, documentandone al contempo l'eccellenza. I prodotti sono organizzati in sezioni che, con brevi storie introduttive, affrontano tematiche differenti. Alcune isole tematiche sono l'espressione di valori progettuali e industriali radicati sul territorio, specchio di competenze e di eccellenze che hanno fatto scuola e che resistono ai nuovi scenari produttivi (attrezzature sportive, rubinetteria e casalinghi, penne a sfera, macchine industriali e aerospaziale); altre rappresentano nuove tendenze della progettualità (food design, design per tutti, ecc.) ancora poco popolate e verso le quali la mostra rappresenta un veicolo promozionale; altre ancora, più piccole, raccontano casi studio specifici o illustrano le potenzialità dell'innovazione e del fare sistema attraverso il design.

Sala Bolaffi, via Cavour 17, Torino
Rassegna: Olimpiadi della Cultura, manifestazioni culturali attive nel periodo delle Olimpiadi Invernali Torino 2006
Conferenza stampa: 26 gennaio 2006 ore 11
Inaugurazione: 26 gennaio 2006 ore 18,30


more info: press_ita.pdf
Milano, 05-04-2006
Mostra/Exihibition
Avantgarde design-Art "The Realm of Spirits"
Si terrà dal 5/22 aprile presso la Edizioni Galleria Colombari la mostra " the Realm of Spirits" IL Regno degli Spririti,un'indagine tra arte e design dedicata alla creatività antropologica dell'essere, alle sue simbologie,ai linguaggi sotterranei e misteriosi del flusso antropologico ...
Milano, 05-04-2006
Mostra/Exihibition
Avantgarde design-Art "The Realm of Spirits"
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Si terrà dal 5/22 aprile presso la Edizioni Galleria Colombari la mostra " the Realm of Spirits" IL Regno degli Spririti,un'indagine tra arte e design dedicata alla creatività antropologica dell'essere, alle sue simbologie,ai linguaggi sotterranei e misteriosi del flusso antropologico dell'uomo,alla sua emanazione energetica primitiva.

Parteciperanno: David Palterer-Antonio Cagianelli-Pawel Grunert-Anna Gili -Joanna Lyle
Patrizia Guerresi-Pier Luigi Meneghello- Domiziana Giordano-Andrea Bianconi

INFORMAZIONI EVENTO
Edizioni Galleria Colombari - via Maroncelli 10 ,20154 Milano tel.02.29001551 fax 02.29002533
Persona da contattare Paola COlombari
e-mail ORARIO APERTURA DELLO SPAZIO E DELL'EVENTO
Tutti i giorni dalle 11.00 alle 20.30
OPENING con cocktail mercoledì 5 aprile dalle 18.00/22.00 MOSTRA Avantgarde design-art" THE REALM OF SPIRITS "
Designers David Palterer, Antonio Cagianelli, Pawel Grunert, Anna Gili, Joanna Lyle
Artisti - Patrizia Guerresi - Andrea Bianconi - Domiziana Giordano- Pier Luigi Meneghello
DURATA DELL'EVENTO
Dal 5 Aprile al 22 Aprile 2006


Bergamo, 18-01-2006
La libertà dell'arte da Picasso a Warhol a Cattelan
War Is Over - 60 anni di libertà 1945-2005

“WAR IS OVER – if you want it” intitolava, nel 1969, un manifesto affisso in 12 città nel mondo. La guerra in Vietnam era l’oggetto della propaganda, John Lennon e Yoko Ono gli autori del ...

Bergamo, 18-01-2006
La libertà dell'arte da Picasso a Warhol a Cattelan
War Is Over - 60 anni di libertà 1945-2005
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“WAR IS OVER – if you want it” intitolava, nel 1969, un manifesto affisso in 12 città nel mondo. La guerra in Vietnam era l’oggetto della propaganda, John Lennon e Yoko Ono gli autori del messaggio.

Il titolo dell’esposizione inaugurata il 15 ottobre 2005, in occasione del 60° anniversario della Liberazione, al GAMeC di Bergamo, trae ispirazione da questo fenomeno mediatico che ebbe la forza di muovere le coscienze e di unire nel grido “peace & love” intere generazioni.

Il percorso espositivo si snoda in 11 sezioni tematiche contenenti 100 opere che spaziano tra scultura e pittura internazionale del novecento.

L’atrocità e la stupidità della guerra sono gli argomenti centrali delle opere e del filmato-documento eseguito in collaborazione con La Storia siamo noi, un programma di Raieducational.

“Popoli di tutto il mondo unitevi!” è il grido iniziale che introduce alla prima sala. A chiudere l’esposizione una serie di filmati, ogni giorno uno diverso, che rafforzano questo grido dimostrando che la fede muove le montagne. Non importa che ci sia veramente una montagna da spostare in Perù. Il fronte comune, l’unità di intenti sono la vera risposta a tutte le atrocità provocate da tutte le guerre.

Entrare nell’animo umano ed indurlo al pensiero attraversando l’emozionante esperienza dell’arte, che porta a riflettere su temi tuttora di importanza fondamentale per l’umanità, è il chiaro intento dell’esposizione.


Un mondo di pace e amore è una realtà che si può creare. Se puoi immaginarlo…esiste!

WAR IS OVER 1945 – 2005 la Libertà dell’arte da Picasso a Warhol a Cattelan durata: 15/10/2005 - 26/02/2006

GAMeC – Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo

Via San Tomaso, 53 24121 Bergamo tel.: 035399528 fax: 035236962

www.gamec.it



Vicenza, 18-12-2005
Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa : SANAA
L'architettura giapponese alla Basilica Palladiana di Vicenza
Documento senza titolo La Basilica Palladiana di Vicenza si veste di ossequioso rispetto per ospitare l’esposizione dei lavori degli architetti Sejima e Nishizawa, titolari dello studio di Tokyo SANAA.
Dalle logge palladiane si entra nel salone cinquecentesco della Basilica ...
Vicenza, 18-12-2005
Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa : SANAA
L'architettura giapponese alla Basilica Palladiana di Vicenza
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Documento senza titolo La Basilica Palladiana di Vicenza si veste di ossequioso rispetto per ospitare l’esposizione dei lavori degli architetti Sejima e Nishizawa, titolari dello studio di Tokyo SANAA.
Dalle logge palladiane si entra nel salone cinquecentesco della Basilica che per l’occasione cela le strutture medievali con pareti semitrasparenti e bianche senza sovrapporsi alle creazioni esposte.

Il video della conferenza, tenutasi il 30 ottobre scorso presso il Teatro Olimpico di Vicenza, viene proiettato in una sala audiovisivi che anticipa l’esposizione dando voce agli architetti.

Design, architettura, urbanistica si articolano tra scomposizione, trasparenze, armonia e profondo rispetto per la natura e per l’ambiente circostante.

Quella di Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa è un’architettura prepotentemente leggera i cui protagonisti sono vetro, microcolonne, micropareti e forme astratte.

Dal minimalismo delle prime opere si arriva ad una raffinata scelta di forme e materiali che mirano alla funzionalità: tema centrale è la fruizione di ogni creazione da parte dell’utente, i luoghi vengono modellati e scomposti in funzione della necessità reale.

Un’architettura che quasi si eclissa per erigere il fruitore e l’ambiente esterno a protagonisti indiscussi della scena.


SANAA
in esposizione fino al 29 gennaio 2006
Basilica Palladiana - Piazza dei Signori - Vicenza



Torino, 30-11-2005
Battesimo Archiworld Channel

Mercoledì 30 novembre alle ore 18,30 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, si terrà il battesimo di Archiworld Channel.
L’inaugurazione di ARCHIWORLD.TV la prima tv online sul web dedicata ai curiosi del mondo dell'architettura, avvenne ad Istanbul in occasione del XXII Congresso ...
Torino, 30-11-2005
Battesimo Archiworld Channel
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Mercoledì 30 novembre alle ore 18,30 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, si terrà il battesimo di Archiworld Channel.
L’inaugurazione di ARCHIWORLD.TV la prima tv online sul web dedicata ai curiosi del mondo dell'architettura, avvenne ad Istanbul in occasione del XXII Congresso Mondiale degli Architetti nel luglio scorso.

Archiworld Channel è una televisione interattiva, in grado cioè di comunicare con lo spettatore (bi-direzionale). Cities Arts Architecture Landscape and Design Television apre una finestra sui volti, i pensieri, le parole dei progettisti contemporanei. Vengono proposti filmati brevi ma dal contenuto intenso, con rimandi a siti collegati alla “short story” che viene proiettata.

La tecnologia è quella “on demand”, che consente di scegliere dagli archivi le trasmissioni preferite, formando così il proprio palinsesto personale.

Firenze, 06-12-2005
Script
Microstorie di architettura. Spot, corti, clip
L'ottava edizione del festival BEYOND MEDIA si svolgerà a Firenze dall'1 all'11 dicembre 2005, nelle prestigiose sedi dell'Ospedale degli Innocenti e della Stazione Leopolda.

Ancora una volta il festival promuoverà il confronto tra il mondo della progettualità e il più ampio ...
Firenze, 06-12-2005
Script
Microstorie di architettura. Spot, corti, clip
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L'ottava edizione del festival BEYOND MEDIA si svolgerà a Firenze dall'1 all'11 dicembre 2005, nelle prestigiose sedi dell'Ospedale degli Innocenti e della Stazione Leopolda.

Ancora una volta il festival promuoverà il confronto tra il mondo della progettualità e il più ampio universo della comunicazione. Darà luogo a un programma di incontri, visioni, esposizioni e tenderà a raccogliere le più significative testimonianze del nostro tempo in una chiave di interesse per gli specialisti e per il grande pubblico.

Saranno proposte le migliori opere video e multimediali, realizzate da architetti, studenti, professionisti della comunicazione, provenienti da oltre venti Paesi. Una ricca scena espositiva composta da 30 tra i più vivaci architetti attivi sulla scena internazionale (la mostra "THE STORYTELLERS"), da 20 scuole tra quelle che maggiormente si distinguono, nel mondo, per la ricerca che associa la progettazione ai media (la seconda edizione della mostra "SPOT ON SCHOOLS"). Un articolato calendario di incontri con i protagonisti della scena architettonica mondiale offrirà al pubblico un ampio sguardo sulle molteplici occasioni di confronto sul tema "SCRIPT". Workshop di scrittura progettuale ("GOOD TIMES", "CARTOLINE ANIMATE", "TRANSCRIPTS") accompagneranno la manifestazione inserendosi direttamente all'interno della trama prodotta dalle mostre, dal congresso, dagli eventi speciali proposti dal festival.

Tra gli eventi organizzati durante il festival 6 DICEMBRE 2005, ORE 17.00-19.00 STAZIONE LEOPOLDA, SPAZIO ALCATRAZ

Microstorie di architettura. Spot, corti, clip Giorgio Scianca Fortunato D'Amico Maki Gherzi

more info: Programma.pdf
Verona, 26-11-2005
I’ve got you under my skin
Giovanni Morbin

Cosa c’è sotto la pelle? Il nostro universo composto di materia, idee, sentimenti che subiscono e interagiscono con le forze esterne. Mostrare l’essere che c’è sotto, comprenderne le energie interiori,

imparare a percepire le vitalità ...

Verona, 26-11-2005
I’ve got you under my skin
Giovanni Morbin
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Cosa c’è sotto la pelle? Il nostro universo composto di materia, idee, sentimenti che subiscono e interagiscono con le forze esterne. Mostrare l’essere che c’è sotto, comprenderne le energie interiori,

imparare a percepire le vitalità invisibili che animano l'infinito spazio fuori e dentro di noi .

Le performance, intese come “ibridazioni”, sono strumenti per indagare e mettere in relazione tra loro territori apparentemente distanti, che tracciano una linea continua nella produzione artistica di Giovanni Morbin.

Le opere saranno esposte alla Galleria Arte e Ricambi di Verona fino al 21 gennaio 2006.

 

Galleria Arte Ricambi,
via Cesari 10, Verona
+39 0458403684, +39 3471422931, +39 045529035
artericambi@yahoo.it



more info: morbingiovanni.jpg
Milano, 26-11-2005
Matthew Barney
Il Cinema Gnomo dà spazio al genio visionario
Il regista Matthew Barney è stato definito dal New York Times il miglior artista della sua generazione e genio cinematografico. The Cremaster rappresenta senza dubbio il suo lavoro meglio riuscito e quello che gli ha dato più notorietà. Grazie ad ...
Milano, 26-11-2005
Matthew Barney
Il Cinema Gnomo dà spazio al genio visionario
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Il regista Matthew Barney è stato definito dal New York Times il miglior artista della sua generazione e genio cinematografico. The Cremaster rappresenta senza dubbio il suo lavoro meglio riuscito e quello che gli ha dato più notorietà. Grazie ad esso Matthew Barney ha segnato la scena artistica dell'ultimo decennio. I cinque capitoli sono stati, infatti, girati tra il 1994 e il 2002, con la curiosità di essere apparsi secondo un volontario disordine cronologico. Cremaster 4 è il primo ad essere uscito (1994) e gli sono seguiti Cremaster 1 (1995), Cremaster 5 (1997), Cremaster 2 (1999) ed infine Cremaster 3 (2002).

Grazie ad una collaborazione Uovo Project, Comune di Milano Cultura, Spettacolo, Turismo e MilanoCinema nell'ambito di MilanoContemporanea, il pubblico milanese potrà finalmente vedere sugli schermi del Cinema Gnomo l'intero "Cremaster Cycle" di Matthew Barney. Le proiezioni avranno luogo sabato 26 novembre a partire dalle 18.30 e domenica 27 a partire dalle 15.30. In entrambi i giorni verranno proposti in sequenza tutti i cinque film di cui si compone il ciclo.

Parigi, 22-11-2005
John Maeda
Prima mostra europea dell'ingeniere artista
Una doppia mostra ispirata alla natura e al cibo fino al 19 febbraio alla Fondation Cartier di Parigi. Pioniere delle tecnologia di animazione flash, John Maeda ha fatto un passo in avanti e ha inventato per la sezione Nature un ...
Parigi, 22-11-2005
John Maeda
Prima mostra europea dell'ingeniere artista
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Una doppia mostra ispirata alla natura e al cibo fino al 19 febbraio alla Fondation Cartier di Parigi. Pioniere delle tecnologia di animazione flash, John Maeda ha fatto un passo in avanti e ha inventato per la sezione Nature un nuovo software per dipingere nello spazio e nel tempo. Confessa di ispirarsi all'espressionismo astratto, e solitamente parte da dettagli-metafore, alberi, cieli, erba, fuoco, vento lasciando a chi lavora al computer lo spazio per il "gesto" dell'artista (distribuire il colore sulla tela).

Padova, 21-11-2005
NanoWeek
Conferenze
Si è tenuta a Padova NanoWeek, una settimana di incontri, conferenze, esibizioni su un unico tema: le nanotecnologie, organizzata da Veneto Nanotech, la società che gestisce il distretto per le nanotecnologie. E' stato il primo evento di tale genere mai ...
Padova, 21-11-2005
NanoWeek
Conferenze
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Si è tenuta a Padova NanoWeek, una settimana di incontri, conferenze, esibizioni su un unico tema: le nanotecnologie, organizzata da Veneto Nanotech, la società che gestisce il distretto per le nanotecnologie. E' stato il primo evento di tale genere mai organizzato in Italia.

La nanotecnologia consente di manipolare singoli atomi e molecole per costruire nuove strutture, perchè alla scala del nonometro (un millionesimo di millimetro) le proprietà fisiche della materia cambiano completamente. A questa scala, plastica, ceramica e altri materiali tradizionali possono migliorare in modo controllabile proprietà importanti come resistenza, colore e luminosità. Oggi si annoverano già molti materiali ricavate dagli studi sulle nanotecnologie ci sono plastiche che hanno resistenze strutturali come gli acciai per impieghi militari, e per le racchette da tennis, gel isolanti leggerissimi (come il nanogel prodotto da Cabot), vernici, tessuti, ceramiche, cementi e vetri con proprietà autopulenti e antibatteriche perfetti per rivestire edifici esposti all'inquinamento. Una nanotecnologia già in uso è applicata per produrre mini display. Un sottile foglio di plastica emette luce grazie a delle nanoparticelle.


Roma, 21-11-2005
PAOLO SOLERI Etica e invenzione urbana
In mostra
Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte contemporanee, l’Istituto Nazionale per la Grafica e la Casa dell’Architettura promuovono, per la prima volta in Italia, una grande mostra su Paolo Soleri: architetto, urbanista, filosofo di eccezionale originalità nel panorama della cultura architettonica ...
Roma, 21-11-2005
PAOLO SOLERI Etica e invenzione urbana
In mostra
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Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte contemporanee, l’Istituto Nazionale per la Grafica e la Casa dell’Architettura promuovono, per la prima volta in Italia, una grande mostra su Paolo Soleri: architetto, urbanista, filosofo di eccezionale originalità nel panorama della cultura architettonica internazionale del XX secolo.
Nato a Torino nel 1919, laureatosi al Politecnico e allievo di Frank Lloyd Wright a Taliesin West in Arizona, Paolo Soleri, dopo aver lasciato in Italia un unico capolavoro ovvero la Fabbrica di Ceramica Artistica Solimene a Vietri sul Mare in Costiera Amalfitana, dal 1955 si è definitivamente stabilito nel deserto dell’Arizona avviando i laboratori urbani di Cosanti (Phoenix) e Arcosanti (a metà strada tra Phoenix e il Grand Canyon) con l’intento di sperimentare i principi di un’architettura in armonia con uomo e ambiente.
Contestualmente a tali esperienze, con spirito di coerenza ideologica e grande tensione creativa, Soleri ha elaborato teorie urbane di eccezionale attualità, mettendo a punto fin dal 1970 il concetto di Arcologia (architettura + ecologia). In tale visione insediativa sono fondamentali i principi di compattezza, miniaturizzazione, densità, risparmio del territorio, uso delle fonti d’energia rinnovabile, riciclaggio, nonché qualità estetica per la creazione di una neonatura a dimensione umana. Di straordinario interesse è la produzione grafica del maestro, dotata di autonoma valenza artistica. Si tratta di migliaia di pezzi di vario formato, molti dei quali eseguiti a mano libera su lunghi rotoli di carta da spolvero (scrolls), con effetti di grande impatto figurale (dagli 8 ai 52 metri). In essa è indagato e sviluppato il tema dell’habitat umano, tanto negli spazi planetari che in quelli interstellari.
La mostra che si tiene in tre prestigiose sedi (Palazzo Fontana di Trevi, MAXXI, Casa dell’Architettura) ospita il meglio della produzione grafica, nonché plastici, documenti fotografici e video relativi all’intera carriera del maestro.

Data Inizio: 14/10/2005
Data Fine: 15/11/2005
Costo del biglietto: gratuito
Luogo: Casa dell’Architettura Ex Acquario Romano
Indirizzo: Piazza Manfredo Fanti 47
Provincia: Roma
Regione: Lazio


Orari: lunedì-venerdì 10.00-18.00 / sabato 10.00-13.00
Telefono: 06.97604513
Fax: 06.97604561


Milano, 15-11-2005
Senza titolo
Ordine degli Architetti di Milano:
"Questo futuro, adesso" è lista è nata da alcuni giovani architetti con l'intento di candidarsi al consiglio dell'Ordine di Milano.

Questi i punti del programma :
- Rafforzare l'unità della categoria
- Nuovo codice etico
- Utilizzo delle risorse dell’Ordine

- ...
Milano, 15-11-2005
Senza titolo
Ordine degli Architetti di Milano:
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"Questo futuro, adesso" è lista è nata da alcuni giovani architetti con l'intento di candidarsi al consiglio dell'Ordine di Milano.

Questi i punti del programma :
- Rafforzare l'unità della categoria
- Nuovo codice etico
- Utilizzo delle risorse dell’Ordine

- Creazione della Casa dell'Architettura.
"Questo futuro, adesso" è composta da:
9249 baio luca
5201 de caro maurizio
10315 dolce francesco claudio
9502 gaspa luisa
8623 lungo stefano
2615 nava riccardo
11497 pighi barbara
14166 radaelli fabio
3424 rottola paola velleda
7165 salmoiraghi luca
8126 serafini corrado
3293 serri maria elisabetta
10778 tartaglia andrea
10456 zorzoli paolo alberto


Torino, 09-11-2005
TAKASHI MURAKAMI e DORIS SALCEDO
T1 - Torino Triennale Tremusei
Torino si arricchisce ora di un nuovo appuntamento a livello internazionale: a novembre si inaugura infatti la prima edizione di “T Torino Triennale Tremusei”, una rassegna che si prefigge di presentare le più nuove produzioni nel campo delle arti visive
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Torino, 09-11-2005
TAKASHI MURAKAMI e DORIS SALCEDO
T1 - Torino Triennale Tremusei
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Torino si arricchisce ora di un nuovo appuntamento a livello internazionale: a novembre si inaugura infatti la prima edizione di “T Torino Triennale Tremusei”, una rassegna che si prefigge di presentare le più nuove produzioni nel campo delle arti visive

“T Torino Triennale Tremusei” è una nuova rassegna triennale d’arte contemporanea internazionale. La manifestazione è organizzata dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

“T” è articolata in due parti: la prima coinvolgerà 75 giovani artisti da tutto il mondo i quali presenteranno opere inedite e sperimentali; la seconda renderà omaggio a due artisti giovani ma già affermati.

La prima sezione della rassegna comprende 75 giovani artisti provenienti da tutto il mondo che presentano lavori inediti e sperimentali. Tra gli altri, sono invitati a partecipare: Saadane Afif (Francia), Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla (Portorico), Carlos Amorales (Messico), Luca Andreoni e Antonio Fortugno (Italia), Micol Assael (Italia), Fikret Atay (Turchia), Fernando Bryce (Perù), Alessandro Ceresoli (Italia), Paolo Chiasera (Italia), Abraham Cruzvillegas (Messico), Oskar Dawicki (Polonia), Ra Di Martino (Italia), Christian Frosi (Italia), Ryan Gander (Inghilterra), Jeppe Hein (Danimarca), Marine Hugonnier (Francia), Christian Jankowsky (Germania), Hassan Khan (Egitto), Jin Kurashige (Giappone), Justin Lowe (USA), Nalini Malani (India), Damian Ortega (Messico), Jorge Peris (Spagna), Ana Prvacki (Yugoslavia), Michael Rakowitz (USA), Miguel Angel Rios (Argentina), Markus Schinwald (Austria), Park Sejin (Corea), Katrin Sigurdardottir (Islanda), David Ter-Oganyan (Russia), James Yamada (USA).

Le loro opere saranno esposte negli spazi del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), della GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ed inoltre alla Fondazione Merz (Torino), alla Casa del Conte Verde (Rivoli) e alla Chiesa di Santa Croce (Rivoli).

La seconda sezione è costituita dalla personale di Doris Salcedo, ospitata al Castello di Rivoli, e da quella di Takashi Murakami alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Doris Salcedo

Doris Salcedo (Bogotá, 1958) crea sculture e installazioni di profondo impatto emotivo combinando materiali trovati e grezzi ed esplorando temi legati alla memoria personale e collettiva. Nel suo lavoro Salcedo esplora il territorio della violenza e della sua relazione con la politica, mostrando le ferite che dalla propria esperienza personale si allargano fino a comprendere quelle dei sopravvissuti, dei testimoni, trasformando queste esperienze individuali in esperienze collettive. Tra le mostre a cui ha partecipato ricordiamo Documenta 11 nel 2002 e la Biennale di Istanbul nel 2003. I suoi lavori sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei quali la Tate Modern, Londra; il MoMA Museum of Modern Art, New York; e il Moderna Museet, Stoccolma.

Takashi Murakami

Takashi Murakami (Tokyo, 1963) è uno dei protagonisti dell’arte contemporanea giapponese. Nelle sue opere, che comprendono pittura, scultura, design e illustrazione grafica, Murakami interpreta in modo personale gli elementi principali della cultura pop giapponese, come i fumetti manga, estraendoli dal loro contesto e conferendo ad essi nuovi, provocatori significati. Murakami si interessa a come la cultura americana ed occidentale ha segnato la civiltà giapponese contemporanea nel dopoguerra.



Torino, 22-11-2005
L’architettura dello studio Sanaa: Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa
Nuove direzioni e sviluppi dell’architettura contemporanea
Con la partecipazione di Prof. Vera Comoli Mandracci, preside II Facoltà di Architettura, Politecnico di Torino e Prof. Cesare Casati, direttore L’Arca

Patrocinato dal Comune di Torino e dal Politecnico di Torino e in collaborazione con l’Associazione Italo-Giapponese Izumi.

SANAA è l’ufficio di Kazuyo ...
Torino, 22-11-2005
L’architettura dello studio Sanaa: Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa
Nuove direzioni e sviluppi dell’architettura contemporanea
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Con la partecipazione di Prof. Vera Comoli Mandracci, preside II Facoltà di Architettura, Politecnico di Torino e Prof. Cesare Casati, direttore L’Arca

Patrocinato dal Comune di Torino e dal Politecnico di Torino e in collaborazione con l’Associazione Italo-Giapponese Izumi.

SANAA è l’ufficio di Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa che inquesti ultimi dieci anni stanno ricevendo riconoscimenti internazionali per la luminosità e la semplicità della loro estetica. In Giappone hanno realizzato numerosi edifici commerciali ed istituzionali. Tra questi il Museo O di Nagano (1999) ed il Museo N a Wakayama (1997) e tra i più recenti l’Istituto di Arte Moderna a Valencia e il Museo di Arte Contemporanea a Kanazawa, Il Nuovo Museo di Arte Contemporanea di New York. Recente il conseguimento del primo premio per il Learning Center del Politecnico di Losanna e del nuovo museo del Louvre a Lens, Francia.

Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane, 16 il giorno 22 novembre 2005, ore 19.00 Ingresso libero

Per maggiori informazioni e prenotazione posti a sedere: accrediti@ga-torino.it

MILANO dal 21-25 ottobre 2005, 28-10-2005
HOST, All’interno di HOTEL EMOTION
Progetto: Simone Micheli
“HONEY AND PEPPER”
Due straordinarie suite
Due proposte anticonvenzionali, diverse e moderne per un modo di vivere la suite d’Hotel.
Letto, scrivania, appendiabiti, televisore, mobili contenitori compongono l’ambiente di una scena teatrale che emoziona il fruitore circondandolo di ogni tipologia di comfort.
Honey ...
MILANO dal 21-25 ottobre 2005, 28-10-2005
HOST, All’interno di HOTEL EMOTION
Progetto: Simone Micheli
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“HONEY AND PEPPER”
Due straordinarie suite
Due proposte anticonvenzionali, diverse e moderne per un modo di vivere la suite d’Hotel.
Letto, scrivania, appendiabiti, televisore, mobili contenitori compongono l’ambiente di una scena teatrale che emoziona il fruitore circondandolo di ogni tipologia di comfort.
Honey è la stanza della dolcezza e del relax con geometrie essenziali e rigorose ma mai ripetitive e scontate con i mobili dalle forme parallelepipede e dai cromatismi e materiali ricercati.
Pepper la camera frizzante, divertente e giovane con specchi e satinature dalle forme dinamiche.
La trasparenza della cabina doccia nella zona bagno permette di non frapporre un blocco visivo all’interno della scena integrando la zona chiusa dei sanitari come scultura visibile a 360°.
Il mobile attrezzato, con piano scrivania, contenitori frigo-bar e cassaforte, asta inox con funzione appendiabiti, si sviluppa con le forme dinamiche degli specchi retroilluminati che costellano la parete.
Ogni dettaglio di queste due innovative suite viene esaltato ed enfatizzato grazie ad adeguati cromatismi e materiali, ed al rigore compositivo dell’illuminazione.


milano, 27-10-2005
MOTOI YAMAMOTO
" White Salt "
" White Salt " è il titolo della mostra dell´artista giapponese MOTOI YAMAMOTO, per la prima volta in Italia con una personale.
Il lavoro di quest´artista è caratterizzato dalla ricerca e dalla sperimentazione di materiali atipici, come il sale e ...
milano, 27-10-2005
MOTOI YAMAMOTO
" White Salt "
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" White Salt " è il titolo della mostra dell´artista giapponese MOTOI YAMAMOTO, per la prima volta in Italia con una personale.
Il lavoro di quest´artista è caratterizzato dalla ricerca e dalla sperimentazione di materiali atipici, come il sale e la colla, tecniche che egli ha sviluppato attraverso una ricerca di stile personale e inconfondibile. Il colore non è un elemento presente nell´opera di Motoi, il suo interesse è spostato sulla resa del chiaroscuro attraverso la costruzione delle forme. Le opere in mostra sono immacolati labirinti di sale dove perdersi nelle luci e ombre del non colore, lavori eseguiti con metodo e pazienza, dove non c´è spazio per il gesto istintivo, poiché ogni piccola parte dell´ opera è frutto di un´elaborazione attenta e precisa. Il labirinto come metafora della vita: seguendo i percorsi è facile sbagliarsi e allontanarsi dal "centro", ma è solo arrivando al centro, al cuore dell´enigma, che si riesce ad inquadrare la via di uscita. Il sale è un elemento che assume la forma del suo contenitore e che in natura viene scolpito e modellato in base ai capricci atmosferici, la sfida dell´artista sta nel dare una forma perfettamente regolare ad un materiale "inafferrabile" e Motoi Yamamoto ci riesce perfettamente, creando opere delicate e armoniose, che rivelano il suo talento e la sua meticolosità.

COORDINATE DELLA MOSTRA

Autore Motoi Yamamoto
Titolo " White Salt "

Sede IERIMONTI GALLERY
Via G. Modena 15, Milano
02 2046256

Anteprima Stampa 27 Ottobre 2005 ore 16,00
sarà presente l'artista

Inaugurazione 27 Ottobre 2005 ore 18,00
sarà presente l'artista

Periodo 27 Ottobre 2005 _ 30 Dicembre 2005

Orari 10,30 _ 18,30 orario continuato
Sabato solo su appuntamento,
domenica e festivi chiuso

Ingresso Libero

CATALOGO WEB consultabile dal 27.10
FILM della mostra visibile dal 30.12.2005 all'indirizzo
http://doc.mpefm.it/mpefm/demo_mail/demo.htm

Ufficio Stampa Massimo D'Elia
3384444770 - massimo.delia@archeion.it